VIAREGGIO. “Perché, invece di ‘combattere’ i vicini di casa (e rimediare brutte figure a ripetizione), non proviamo a raccogliere qualche suggerimento, verificando come ha fatto Camaiore la correttezza degli adempimenti di Sea Ambiente verso il Comune?”. Lo scrive Alessandro Santini, consigliere comunale di Forza Italia.
“Durante l’amministrazione Betti c’era chi aveva tentato una strada simile ma, a mio parere, con un errore di base: partendo dai costi, proponeva tagli orizzontali. Camaiore ha rovesciato la prospettiva: è partito dai servizi e dalla loro qualità, valutando i costi. E i fatti gli hanno dato ragione, visto che sono emersi servizi non erogati o erogati male da Sea ma comunque pagati dal Comune (e quindi dai cittadini) che, ora, ne chiede giustamente conto alla partecipata. Del Ghingaro ha mai pensato ad avviare un procedimento del genere? Qual è la strategia del Comune di Viareggio in Sea?
“La situazione mi sembra un po’ contraddittoria: si cerca lo scontro (e si perde) con Camaiore, però poi si sventola la bandiera della collaborazione chiedendo l’ingresso nell’Unione dei Comuni della Versilia. Che, ribadisco, senza versare la quota annuale di 40 mila euro non potrà avvenire.
“Dovrebbe parlare chiaro, il nostro sindaco: dovrebbe dire che l’adesione all’Unione dei Comuni non è un atto politico ma istituzionale; che l’obiettivo non è risparmiare ma offrire procedure amministrative più semplici ed eque ai cittadini dell’intero comprensorio. Che poi possa esserci un risparmio per il singolo ente non è escluso, ma resta un fattore eventuale e certamente non quantificabile a priori.
“Prima di pretendere qualcosa, sindaco, costruiamo un percorso di trasparenza e collaborazione vera con e per la Versilia. Questa è autorevolezza e competenza, non certo la ‘guerra’ ai vicini di casa o il Risiko delle poltrone, buoni solo a distruggere quei preziosi rapporti istituzionali che qualcuno, prima di lei, è stato in grado di cucire e conservare”.
